lunedì 26 settembre 2016

Parole, parole, parole.

Quante volte mi sono trovata a riflettere sul significato profondo di certe importanti parole e puntualmente mi sono persa tra illazioni, ipotesi ed esperienze passate senza trovarne il punto. A questo proposito sono alcuni giorni che mi trovo a pensare; quotidianamente ci esprimiamo cercando di far coincidere i nostri pensieri, stati d'animo emozioni e sensazioni con le nostre parole; per qualcuno è un gioco da ragazzi per altri un'impresa titanica. Padroneggiare la parola, usarne il suo fascino oppure esprimere con chiarezza un pensiero e saper ridare un'immagine, una fotografia di un evento passato fedelmente, è un dono. Ci sono tuttavia parole che esistono più per convenzione, poiché il loro significato è arbitrario, basti pensare alla parola più usata ed abusata al mondo (no, non ikea)
Amore. Quante volte abbiamo usato la parola amore ? Ma se vi poneste seriamente  la domanda "cos'è l'amore, cosa si intende realmente con questa parola?" Sono certa che sarete pronti a snocciolare tutta una serie di aggettivi, luoghi comuni, frasi e citazioni rubate a film, poeti, testi filofisofici. Ma se vi chiedessi di raccontarmi un momento in cui avete provato questo sentimento che tutti chiamiamo "amore" cosa mi rispondereste?  Non lo so, ma sarei veramente curiosa di saperlo, io posso parlare solo per me, e vi posso dire che dopo averci riflettuto ampiamente sono arrivata ad una sorta di punto chiave; per me l'amore deve corrispondere con l'azione, ed a questo punto mezza platea si alza. Eh si, perché le parole, nella mia esperienza, non aiutano, non esprimono non sono sufficienti. Ho avuto un'infinità di relazioni basate sulle belle parole, e non intendo solo quelle sentimentali ma anche di amicizia. Ci si conosce ed in un attimo si diventa "amore" ho imparato sulla mia pelle a diffidare di questi millantatori perché io probabilmente sarò razionale nella mia idea di amore ma loro non si avvicinano nemmeno alla lontana idea. Esserci è amare, sacrificare la propria individualità senza soffrirne è amare, costruirsi ed aiutare l'altro a farlo senza calpestare la sua libertà è amare. Tutte cose molto tangibili, perché per me l'aleatorio e l'astratto mal si conciliano con la natura umana sono indiscutibilmente concetti affascinanti ma il quotidiano delle relazioni ha bisogno di cose reali per esistere. A queste parole mi vengono in mente quelle di un professore di filosofia che mi disse "le donne non sono capaci di slanci idealisti" lì per lì ci rimasi di stucco ma ad oggi ripensandoci credo che abbia ragione, le donne vogliono viverli gli slanci idealisti li vogliono rendere reali e non solo vacue e belle parole quelle le lascio agli altri.

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